Malattie della pelle sul lavoro: cosa rischiano meccanici e metalmeccanici?

28/09/2022

Nel contesto delle malattie professionali, le patologie cutanee rappresentano un caso particolarmente frequente, specialmente tra quei professionisti che ogni giorno entrano in contatto con agenti potenzialmente irritanti e aggressivi sulla pelle. Tra questi lavoratori ci sono i meccanici e i metalmeccanici, il cui ruolo prevede un ampio range di mansioni che vedono le mani come strumento chiave.

Le affezioni della pelle conducono a numerose richieste di prestazioni INAIL per infortuni e malattie professionali, sia concernenti l’inabilità temporanea, sia quella permanente nei casi più gravi. Invalidanti per i lavoratori e onerose per le imprese, le malattie cutanee delle mani vanno prevenute e scongiurate con programmi di intervento specifici, che coinvolgano sia i responsabili della sicurezza, sia i lavoratori esposti al rischio.

Questi ultimi, infatti, dovrebbero essere adeguatamente formati e resi consapevoli dei rischi professionali a cui si sottopongono, per essere in grado di individuarli e prevenirli attivamente. Nettuno è da sempre in prima linea per la diffusione di una vera cultura della salute, che coinvolga tutti i protagonisti della sicurezza in azienda e li renda attivi promotori dei più efficaci programmi di prevenzione delle patologie lavorative delle mani.

Quali sono le principali malattie professionali della pelle?

Nell’ambito della loro carriera i metalmeccanici e i meccanici impiegati nelle autofficine

si espongono a fattori di pericolo estremamente eterogenei, data la vasta tipologia di mansioni che questi professionisti si trovano a svolgere.

Può trattarsi di rischi derivanti dall’uso di impianti e macchinari specifici, ma anche legati a schiacciamenti, urti con mezzi o attrezzature in movimento e cadute accidentali. Molto frequente è anche il contatto con sostanze chimiche aggressive, agenti irritanti, prodotti cancerogeni o facilmente allergizzanti: proprio loro sono la causa delle numerose patologie della pelle legate a queste professioni.

Quando poste in contatto con la cute alcune sostanze chimiche possono causare dermatitida contatto, ossia reazioni infiammatorie che comportano irritazione, prurito, arrossamento, formazione di piccole vescicole e accentuata secchezza cutanea. Può trattarsi di dermatiti di tipo irritativo (DIC) oppure di tipo allergico (DAC), quando vengono scatenate da reazioni di tipo immunitario. Esistono anche dermatiti da contatto aerotrasmesse e fotodermatiti da contatto, provocate dall’azione combinata di sostanze chimiche e luce solare. Anche alcune forme di orticaria e acne possono derivare dal contatto della pelle con elementi quali grassi industriali, oli, idrocarburi, lubrificanti, catrame e così via.

Alcune pericolose sostanze possono anche indebolire così profondamente le difese della pelle da predisporla alla comparsa di specifiche categorie di tumori cutanei e non sono da sottovalutare nemmeno l’invecchiamento precoce e i danni al DNA cellulare generati dall'esposizione costante alle radiazioni ultraviolette, che possono essere sia quelle naturali del sole, sia quelle artificiali derivanti da apparecchi per la saldatura o particolari lampade UV usate nell’industria.

Che incidenza hanno le malattie della pelle?

Si stima che, in Europa, le malattie della pelle rappresentino circa il 10% - 40% sul totale delle malattie professionali segnalate. Secondo la banca dati Malprof, il sistema di sorveglianza INAIL sulle malattie professionali, la grande maggioranza delle malattie professionali della pelle (ossia più dell’80% di esse) è costituita da dermatiti da contatto e da altri tipi di eczemi.

Sono proprio queste condizioni a essere particolarmente diffuse proprio nel settore meccanico e metalmeccanico, a causa dell’uso reiterato di sostanze aggressive per la cute. Fortunatamente i trend monitorati dagli organi di sorveglianza mostrano come le segnalazioni delle patologie professionali della pelle siano in leggera discesa negli ultimi decenni, un dato che potrebbe essere sintomo di una maggiore consapevolezza del problema da parte di lavoratori e aziende.

È facile pensare che i numeri siano sottostimati, ma senza dubbio l’impegno delle istituzioni e delle imprese private è stato di recente molto più intenso e finalizzato a diffondere informazioni chiare circa l’entità del fenomeno, nonché a sensibilizzare i lavoratori circa i metodi più efficaci per prevenirlo e proteggere la loro salute.

Le fasi della prevenzione Nettuno

Il programma Nettuno per la cura delle mani di meccanicimetalmeccanici passa da più fasi e comprende un supporto completo per la pelle, non solo durante il lavoro, ma anche prima e dopo ogni turno.

Gli specialisti Nettuno hanno studiato dei suggerimenti specifici per la detersione delle mani dei meccanici e di chi opera nel settore metalmeccanico, ossia formulazioni dedicate alla detersione profonda, ma delicata, della pelle che è venuta in contatto con sostanze irritanti e pericolose: le paste, i gel, i saponi e le creme lavamani Nettuno riescono infatti a emulsionare anche lo sporco più resistente e tecnico, per lavarlo via dalla pelle senza stressarla.

Per svolgere alcune mansioni è essenziale anche proteggere le mani prima di mettersi all’opera: oggi a disposizione dei lavoratori non ci sono solo i più efficienti DPI, ma anche avanzate creme barriera, come Protexsol Professional, pensata per schermare le mani dalle sostanze oleose, fungendo da guanto invisibile che riduce la penetrabilità delle sostanze nocive nella pelle.

Essenziale è, infine, restituire alla cute ciò che ha perso durante i lavori più sfidanti e i lavaggi necessariamente frequenti: nella linea Nettuno sono presenti anche performanti creme curative, come Protexem Rinnova, dal potere intensamente idratante e concepita proprio per le mani dei lavoratori.

Lo scopo di questo ulteriore step del programma Nettuno, così come di tutta la filosofia Nettuno, è quello di favorire i processi rigenerativi della pelle e rafforzarla, per far si che sia in grado di sopportare le mansioni quotidiane più difficili, contando sulla sua naturale capacità di rinnovarsi e resistere alle sfide.

Decisamente la strategia migliore per ridurre drasticamente l’incidenza delle malattie cutanee professionali e permettere, quindi, ai lavoratori di conservare mani integre e in salute a lungo nel tempo.

Prevenzione e consapevolezza come nuove parole chiave

A livello europeo sono state molte le iniziative volte alla diffusione di una maggiore attenzione circa la prevenzione e la cura delle malattie della pelle: dall’emanazione di direttive e regolamenti come il REACH e il CLP, al finanziamento del network di ricerca StanDerm, un pool esperti in dermatologia, epidemiologia, salute e medicina occupazionale che ha promosso la diffusione di messaggi comprensibili e l'adozione di buone pratiche di prevenzione all’interno delle aziende.

Decisiva in quest’ottica è anche l’attività dei fornitori di prodotti e servizi per la salute e la prevenzione, come Nettuno, che puntano alla diffusione di una cultura della salute soprattutto nei contesti di lavoro più a rischio come quelli dove operano metalmeccanici e meccanici.

Fondamentale, per noi, è la creazione di prodotti formulati in base alle specifiche esigenze delle diverse categorie di lavoratori, ma anche la consulenza professionale con i manager e i responsabili della sicurezza, per indirizzarli verso le migliori opzioni e costruire con loro un piano d’azione personalizzato per il luogo di lavoro che si trovano a gestire.

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